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La Terapia degli Schemi (TdS) è basata su un approccio terapeutico articolato e innovativo che integra e amplia la terapia cognitivo – comportamentale (CBT) e le teorie su cui essa si basa. Essa si avvale anche di tecniche tipiche di altri approcci psicoterapeutici, in particolare quello psicodinamico e della Gestalt. Rispetto alla CBT, la Terapia degli Schemi dà molta importanza all’analisi delle diverse fasi dello sviluppo del disturbo (a partire dall’infanzia e dall’adolescenza), alla sfera emotiva e alla relazione terapeutica.
L’approccio dello TdS è centrato sull’individuazione di alcuni aspetti psicologici profondi, detti schemi maladattivi precoci (o semplicemente schema)
Che cos’è uno schema?
Uno schema è una struttura emotiva e cognitiva disfunzionale che si consolida nelle prime fasi dello sviluppo di un individuo e si mantiene per tutta la vita. Esso è caratterizzato da:
Ricordi, emozioni, pensieri e sensazioni somatiche
È utilizzato per comprendere noi stessi e le nostre relazioni con gli altri
Si sviluppa durante l’infanzia e l’adolescenza
E’ presente in tutte le fasi della vita
Come si sviluppa uno schema?
Gli schemi derivano dalla frustrazione, durante l’infanzia, di almeno uno dei cinque bisogni primari dell’essere umano:
Legami stabili con gli altri (bisogno di stabilità, protezione, cura e accettazione)
Autonomia, senso di competenza e di identità
Spontaneità e gioco
Limiti realistici e autocontrollo
L’interazione tra il temperamento innato del bambino e l’influenza dell’ambiente che lo circonda possono portare alla frustrazione piuttosto che alla soddisfazione di questi bisogni primari.
Come si mantengono gli schemi?
Quando uno schema sviluppatosi durante l’infanzia si è radicato in noi, tendiamo a ripeterlo. Ciò è dovuto alla tendenza universale degli individui a replicare inconsciamente durante la loro vita situazioni angoscianti e dolorose avvenute nel loro passato. Alcune persone riescono a ricreare, una volta adulte, situazioni che ricordano molto da vicino situazioni traumatiche da loro vissute durante l’infanzia. Prendiamo l’esempio di una donna che si è presa cura (schema di auto sacrifico e di sottomissione) di un padre che ne ha trascurato i bisogni emotivi. Una volta adulta potrebbe sviluppare, senza rendersene conto, la tendenza a ricercare uomini poco disponibili o emotivamente instabili, ossia uomini simili a suo padre. Lo schema racchiude in se tutte quelle modalità con le quali noi ricreiamo queste situazioni.
Esistono tre principali stili di coping ( dall’inglese to cope, fare fronte, affrontare) che , in ultima analisi, rinforzano gli schemi :
Resa. Senza rendersene conto, le persone con uno Schema Maladattivo Primario continuano a rivivere, in età adulta, le situazioni che nell’infanzia hanno provocato l’instaurarsi dello schema stesso. Arrendersi allo schema significa accettarlo incondizionatamente, ad accettare il dolore che esso provoca e a contribuire, con questo atteggiamento, al rinforzarsi dello schema stesso. Esempio: Chi ha uno schema di Inadeguatezza e sta con un partner ipercritico si arrende allo schema.
Evitamento. Chi adotta questo stile organizza la propria vita in modo tale da evitare l’attivazione dello schema, tentando di ignorarlo. Evitano di pensarci e bloccano i pensieri e le immagini che potrebbero attivarlo, cercano di distrarsi e fanno di tutto per respingerlo quando questo si presenta. Esempio: chi ha uno schema di Sfiducia tenderà ad evitare di stringere amicizie per paura di essere ferito o sfruttato.
Ipercompensazione. Chi contrasta lo schema ipercompensandolo pensa, sente, si comporta e si relaziona in modo tale da percepirsi, in età adulta, diversamente da come si è percepito durante l’infanzia, quando lo schema si è formato. Ci da piccolo si sentiva indegno, da adulto cerca di essere perfetto; chi era sottomesso, prevarica gli altri; chi subiva violenza, diventa a sua volta violento.
A differenza dell’approccio classico della CBT più concentrato sul presente, la TdS si concentra su quegli schemi che le persone hanno sviluppato durante la loro infanzia e che si sono radicati nella loro personalità adulta.
Alcuni indizi che possono fare pensare all’esistenza di uno schema nella nostra vita sono, ad esempio:
trovarsi in una determinata situazione che sappiamo essere negativa per noi ma non riuscire a modificarla
provare un senso costante di inadeguatezza, solitudine, depressione, rabbia, infelicità
dipendenza dagli altri
problemi nella scelta di un partner adeguato
non essere in contatto con le nostre emozioni più intime
disturbi alimentari e tossicodipendenza
La TdS si pone come obiettivo:
identificare gli schemi mal adattivi precoci responsabili del mantenimento del problema della persona e spiegare come essi agiscono nella vita di tutti i giorni
costruire uno stile di pensiero più positivo allo scopo di contrastare il funzionamento dello Schema
modificare gradualmente i comportamenti maladattivi (che scaturiscono dallo schema) e cambiare quegli stili di coping che mantengono lo Schema
insegnare alla persona le abilità necessarie alla creazione di stili di pensiero e di emozioni sani
rendere più forte la persona, riconoscere quali suoi bisogni emotivi non sono stati soddisfatti durante la sua infanzia e aiutarlo a soddisfarli nella sua vita adulta
Bibliografia di Riferimento:
J.Young, J. S.Klosko, M. E.Weishaar, Schema Therapy, Eclipsi
J.E.Young, J.S.Klosko, Reinventa la tua vita, Cortina